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Polizze index linked: concrete opportunità di recupero del capitale perduto. | Stampa |

Il tema delle polizze index linked è certamente di grande attualità; si tratta di un prodotto che negli ultimi cinque anni ha visto incrementare esponenzialmente la sua diffusione tra il risparmiatore medio, verosimilmente allettato dalla promessa di rendimenti elevati “garantiti” da un prodotto qualificato come meramente assicurativo, e dunque privo di rischi.

In realtà, come molti risparmiatori hanno avuto modo di verificare sulla propria pelle, le polizze index linked possono costituire dei veri e propri investimenti in valori mobiliari.

In sostanza un contratto index linked è composto da due parti. La prima è un’obbligazione zero coupon emessa da un soggetto diverso dalla Compagnia di assicurazione. Si tratta essenzialmente di un bond privo di cedole che viene sottoscritto ad un valore inferiore a quello che l’assicurato otterrà alla sua scadenza. La differenza tra il valore di rimborso ed il prezzo pagato al momento della sottoscrizione rappresenta l’interesse. La seconda componente, finanziata con parte degli interessi del bond, è un’opzione il cui flusso finanziario dipenderà dall’andamento di un indice di borsa. Evidente quindi l’elevato rischio per i risparmiatori di perdere l’intero capitale investito in caso di default delle società emittenti dei bond – circostanza puntualmente verificatasi relativamente alle obbligazioni Lehman Brothers ovvero ai bond islandesi -.

Fortunatamente per i risparmiatori che sono incappati nella "trappola" index linked vi sono al momento concrete opportunità di recupero del capitale investito. La giurisprudenza più recente ha infatti riconosciuto la natura di investimenti finanziari in valori mobiliari delle polizze in questione, condannando imprese di assicurazione e banche intermediarie a rifondere agli investitori i premi versati, oltre al risarcimento dei danni. Dalla natura di investimenti in valori mobiliari dei contratti in questione consegue infatti l’applicabilità del Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria, le cui norme contengono una tutela reale ed incisiva per gli investitori non professionali (ovvero soggetti diversi dalle Banche), imponendo agli intermediari finanziari precisi obblighi informativi nei riguardi dei risparmiatori, oltre a precisi oneri di forma per i contratti di investimento, obblighi che –proprio nel caso delle polizze index linked- difficilmente sono stati rispettati dalle imprese di assicurazione, ingenerando dunque la loro responsabilità contrattuale ovvero precontrattuale.

Lo studio legale Rocca ha maturato un’esperienza oramai decennale nella tutela giudiziaria e stragiudiziale di tutti coloro che hanno visto perdere i propri risparmi a causa del comportamento (quanto meno colposo )delle Banche intermediarie, patrocinando i risparmiatori nei casi del default dei bond Argentina, del crack Cirio, e anche del più recente default Lehamn Brothers, approfondendo le tematiche della intermediazione finanziaria ed essendo in grado di offrire al cliente una consulenza a 360 gradi, dallo studio preliminare della posizione all’effettiva azione giudiziaria.

Chiunque abbia subito danni dalle polizze index linked ovvero da ulteriori investimenti finanziari può richiedere un parere anche on-line ciccando qui .

 
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